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For english version click here: The Time Constant of The Respiratory System Il post di oggi si pone l’obiettivo di far comprendere un concetto ostico della ventilazione meccanica: la costante di tempo. Nel post precedente è stato introdotta la PCV, una ventilazione pressometrica controllata che ha come obiettivo il controllo e l’applicazione di una pressione positiva
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Chi lavora in area critica sa bene che vi sono diverse “macchine” che consentono l’erogazione della ventilazione meccanica. Vi è oggi un’ampia gamma di ventilatori e ciascuno con specifiche tali da poter essere utilizzati con sicurezza in tutti i contesti ospedalieri e non, a partire dai sofisticati ventilatori da terapia intensiva fino a quelli utilizzati
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Inizio questo post chiedendovi di osservare la figura 1 (qui sotto) e provare a riconoscere la modalità di ventilazione in corso, un piccolo esercizio prima di proseguire con la lettura del post. Si tratta di una ventilazione a pressione controllata. Se non sei riuscito a riconoscerla non preoccuparti, puoi fare un piccolo passo indietro e
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For English version click Question of Flow Riprendo la storia di Manuel, un paziente che ventila in VCV o meglio in AC – VCV: • VT= 400 ml • FR = 20 • I:E=1:1 (= Ti/Ttot 50%) Queste impostazioni producono un ciclo respiratorio= 60/20=3 sec; Tempo inspiratorio=1.5 sec e un tempo espiratorio=1.5 sec. Supponiamo a
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Nel post precedente abbiamo parlato di ventilazione a volume controllato con flusso costante, spiegando quale sia la logica di funzionamento e analizzando la variabile indipendente e dipendente, al fine di introdurre l’equazione di moto dell’apparato respiratorio. Oggi si prosegue e cercheremo di capire cosa accade se il paziente riacquista drive respiratorio. Risulta necessario, prima di introdurre l’argomento, fare alcune
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Nel post precedente Cristian ha concluso l’articolo invitando i lettori a riflettere sul monitoraggio grafico che vedete nell’immagine (figura 1), che ci è stata girata da Alessandro, un medico che lavora con noi…molto attento e scrupoloso (a cui non è sfuggita la particolare morfologia). Oggi proveremo ad analizzarlo insieme.
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La diagnosi di morte encefalica è un processo complesso, che comprende diverse fasi. Si deve prima di tutto verificare l’esistenza di alcune precondizioni essenziali. Il soggetto deve essere privo di coscienza e sottoposto a ventilazione meccanica per assenza di respiro spontaneo; non devono essere presenti convulsioni né posture in flessione o estensione patologica, né
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In questo post non tratto una particolare tematica inerente la ventilazione, ma divulgo con piacere un progetto che è diventato realtà. L’esperienza positiva rilevata in termini di partecipazione e indice di gradimento scaturita dal progetto “le curve che tolgono il fiato” ci ha spinto ad elaborare una piattaforma formativa ben più ampia e variegata. L’ottima
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FOR ENGLISH VERSION CLIC HERE Nel post precedente affrontato da Enrico sono stati spiegati i tipi di trigger e l’importanza che rivestono durante l’inizio della fase inspiratoria e il ciclaggio alla fase espiratoria durante ventilazione meccanica. Il trigger inspiratorio è un dispositivo che permette una sorta di comunicazione tra paziente e ventilatore:
